Le persone lo fanno ogni giorno. Comprano senza pensare all'origine o alla fabbricazione dei prodotti. Che si tratti di cibo, abbigliamento o mobili, spesso non abbiamo idea delle condizioni di produzione, della misura in cui inquinano l'ambiente o delle sostanze nocive nascoste contenute in un prodotto.

Ordiniamo gadget a basso costo dalla Cina, compriamo pomodori dalla Spagna o carne bovina dall'Argentina e siamo tentati di acquistare abiti di marca prodotti nelle peggiori condizioni in Cambogia o in India.

Noi vogliamo cambiare questa situazione. Noi di Livom lo sappiamo: Il bene è così vicino. Vale la pena lottare per il mondo. Ci rendiamo conto che non possiamo salvare il mondo o cambiare il comportamento di acquisto di tutti. Ma possiamo fare un passo nella giusta direzione e avvicinarvi alla bellezza e all'esclusività dei materiali locali. Ecco perché Livom predilige la quercia, il faggio, l'abete rosso o il larice invece dei legni tropicali.

I rivenditori specializzati, i negozi di bricolage e di arredamento offrono oggi un'ampia scelta di legni tropicali con il marchio di sostenibilità. Tuttavia, l'estrazione sostenibile del legno tropicale è un'invenzione. Per produrre mobili in legno tropicale, non solo è necessario disboscare massicciamente la foresta pluviale tropicale, ma bisogna anche accettare lunghi percorsi di trasporto.

Con i materiali e i legni europei, siamo in grado di ridurre al minimo i percorsi di trasporto. Lavoriamo con falegnami svizzeri e con produttori di mobili selezionati in Europa. Per noi è importante dare un contributo attivo alla tutela dell'ambiente e del clima e rendere il più trasparente possibile la produzione e la lavorazione del mobile finito.